Se con l'Atalanta è stata evidente l'assoluta mancanza di personalità della squadra, il rientro di Totti da questo punto di vista è una garanzia sufficiente. Oltre al numero dieci, però, nel derby tornerà titolare anche «l'altro capitano», Daniele De Rossi, che ieri è tornato a lavorare a Trigoria. Con Luis Enrique non ci sono stati confronti né chiarimenti, a testimonianza che l'esclusione di Bergamo è stata già digerita da entrambi. È carico, Daniele, e non vede l'ora di rispondere anche in campo alle polemiche di questi giorni. Ieri, ad esempio, come tutti gli altri giocatori rientrati dalle rispettive nazionali avrebbe potuto fare un lavoro di scarico in palestra e invece ha scelto di allenarsi con il resto del gruppo. Come Lamela, che ha svolto differenziato in campo. «Daniele e Francesco - le parole dell'argentino a goal.com - sono i primi tifosi della Roma, soffrono quando le cose non vanno bene. Sono due veri leader in campo. Io mi trovo benissimo e voglio vincere con questa maglia». Recuperato anche Perrotta, l'unico a rischio per domenica è Simplicio, che ha una distorsione alla caviglia sinistra.

Del derby, ma non solo, ha parlato anche il d.s. Sabatini a Sky. «Noi non ci arriviamo - le sue parole - alla grande. Veniamo da una sconfitta rovinosa e abbiamo moderatamente paura, una quota sufficiente per farci raccogliere tutte le nostre attenzioni e qualità. Sarà una bella partita, perché le motivazioni sono feroci da entrambe le parti».

Non entra, Sabatini, nella polemica con il d.s. laziale Tare - i due si ritroveranno questa mattina in Campidoglio per promuovere un'iniziativa contro il razzismo e l'antisemitismo - che aveva criticato il progetto giallorosso. «Stiamo facendo di tutto per dargli ragione. Il fatto che ci stiamo consegnando alla mediocrità è una mia osservazione, abbiamo fatto partite straordinarie e in altre siamo andati meno bene ma non stiamo deludendo le attese. Si è vista un'idea di grande Roma».