La penna degli Altri 07/04/2012 11:25
Il carisma di Conte e quello di Lucho

Se carisma è, si tratta di un carisma greve, da caserma, la parodia del sergente di Full Metal Jackett , incluso limperativo finale non voglio cali di tensione da parte di nessuno, che mette in piazza listeria tipica del conducator . Versione lillipuziana del carisma alla Mourinho, che viene dalla stessa paleo frontiera, greve e viriloide, ma ha mille sfumature in più, mille volte più ibrido, nellabilità della parola e nellampiezza dei registri, oltre che della personalità. (
) Il carisma di Luis Enrique. Cè, eccome, ma infinitamente più sottile, tutto da indovinare. Va catturato da timpani più delicati, rari nella tribù del pallone, non a caso intercettato da eccentrici calciatori e teste dotate come De Rossi, Gago e Osvaldo. Il carisma speciale di Enrique è in quella tutta sua malinconica dedizione allassoluto e trova il suo apice nel magnifico lamento di un tragico post-partita: Che ho fatto io per meritare tutta questa merda?!.
In una pulizia dellanima magnificamente demodè . Un carisma che perde colpi solo quando si rifugia nel bacchettonismo moralistico, altra cosa dalletica che è, lei sì, carismatica nel cogliere invece la flessibilità del giudizio. Cedimento incombente a Trigoria, lideologia benpensante, persino in uno splendido bucaniere come Sabatini, quando si lascia dire di Suarez (grandissimo giocatore che farebbe la fortuna della Roma post-tottiana), dei suoi errori comportamentali, sapendo Walter benissimo che la conclamata caduta razzista del ragazzo non è altro che una sincope del linguaggio, la parola che scappa in braccio al primo venuto in piena bega da campo-cortile. Magari cascasse un Suarez, se vuoi un po da civilizzare, a Trigoria! (...)