La penna degli Altri 04/06/2012 09:28

Lamela come Totti? Zeman sa come fare

 

Doppia verità In realtà, la verità si spinge più in là ed è ambivalente. Lamela può essere per Zeman il di 13 anni fa, ma è soprattutto il boemo che può essere per Erik quello che fu per allora. Un maestro di calcio, un insegnante anche fuori dal campo. con il boemo imparò i movimenti dell'attaccante, i tagli, le astuzie che fanno la differenza. Esattamente tutto quello che serve ora a Lamela per spiccare il volo e fare il salto di qualità. Nella sua prima stagione italiana, l'ex talento del River Plate ha infatti acceso la luce con dei bagliori improvvisi, ma quella luce è rimasta accesa solo ad intermittenza. Per un ragazzo che ha appena compiuto 20 anni, ci sta. Per uno, poi, che si appresta ad avere Zeman, è quasi una mano santa. Ha l'obbligo di sgrezzarsi, la necessità di perdere qualche vizio e aggiungere qualche virtù. E così, con la cura-Zeman, «Coco» può davvero trasformarsi da diamante grezzo ad uno scintillante brillante.

 

Posizione ed eredità Del resto, Erik quest'anno è partito spesso proprio lì, a sinistra, nel tridente di Luis Enrique, proprio dove 13 anni fa giocava . E al capitano Erik chiederà anche consiglio, visto il rapporto che c'è tra i due (Lamela, tra l'altro, vive con la famiglia proprio in una bella villa all'Axa del capitano). «Francesco è uno di quelli che mi dà più consigli», ha detto spesso in passato. E la gente ha provato subito a metterli vicini, Lamela erede di . O, almeno, in prospettiva. «Credo sia esagerato, Francesco è immenso ed è la storia del club», ha risposto Erik ad «Olè» qualche mese fa. In campo, però, sarà così. Lì, a sinistra, nel tridente di Zeman, anche se poi Erik può andare a giocare anche a destra. «Ed io con il boemo lo vedo proprio alla Robben, capace di rientrare con il sinistro per calciare in porta — dice Di Biagio, che di Zeman è stato a lungo la musa in campo — L'augurio è che Lamela possa maturare come ha fatto . Anche Francesco da ragazzino non segnava tantissimo e dopo aver lavorato con il boemo, poi non ha smesso più. Ed a volte, a partita in corso, Erik potrebbe giocare anche tra i tre di centrocampo, lì Zeman uno dei due intermedi lo vuole con i piedi buoni». Che è poi la vecchia idea di , quando la scorsa estate sognava un terzetto in mezzo al campo composto da Erik, e Pastore. Una pazza idea (forse) dell'epoca.

 

In Argentina Erik in questi giorni è a casa sua, a Buenos Aires, e si sta godendo le vacanze. Non è stato convocato in nazionale e di questo un po', in cuor suo, ci è rimasto male. Ma ha trovato lo stesso il tempo e la voglia di stare con i compagni della Selección e di fare gli auguri a Sergio Aguero, che contro l'Ecuador ha festeggiato i suoi 24 anni. Chissà che con Zeman presto non cambi anche questo. E magari, allora, saranno gli altri a fare gli auguri ad Erik. A cominciare da , che con il boemo è diventato quello che potrebbe essere Lamela.