La penna degli Altri 01/05/2025 07:18
Como, Fabregas: "Futuro? Deciderò a fine stagione, qualche club si è interessato ma restare qui è la priorità. Monchi mi voleva alla Roma da giocatore"

CORSPORT - Cesc Fabregas, allenatore del Como accostato alla Roma in vista della prossima stagione, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati ha parlato anche del suo futuro. Ecco le sue dichiarazioni.
A Como godi di una libertà quasi unica, hai voce in capitolo su tutto. In un grande club non ti sarà facile ottenere la stessa autonomia.
«Non lo so, è presto per parlarne. Io ti posso raccontare solo la mia esperienza a Como dove siamo un gruppo. Il presidente, il direttore Charlie ed io. E poi c'è Osian Roberts, che è un po' il responsabile del settore giovanile, una persona della quale mi fido ciecamente e che tante volte mi è d'aiuto sui temi più delicati. Sì, sono molto fortunato perché qui mi garantiscono tanta libertà».
Quando si conoscerà il futuro di Fabregas?
«Non lo so, niente è ancora deciso. Ho bisogno di una breve sosta a fine campionato, di un attimo di respiro prima di sedermi al tavolo con il Como... Mi ritengo molto fortunato perché qui la gestione del quotidiano è uguale tanto che si vinca quanto che si perda. Il confronto è costante. Pretendo molto, è vero, perché una cosa che Conte mi ha insegnato e ha ripetuto giorni fa è l'essenza del nostro lavoro. Il fondoschiena sempre a rischio è solo quello dell'allenatore, è una questione di aspettative interne e esterne».
Como la priorità?
«Devo capire dove vogliamo andare. E in che modo. Sì, la priorità e il Como».
E' evidente che non hai preso impegni con altri. Del resto non me lo diresti.
«E' normale che qualcuno si sia fatto vivo. Ci sono squadre che stanno cercando l'allenatore o il giocatore. Chiamano e ci sta. E' così, non dobbiamo dire bugie alla gente. Capita ovunque. Pensi che Simeone in tutti questi anni non l'abbia chiamato nessuno? Eppure è ancora all'Atletico. Esiste un timing per tutte le cose».
La Roma ha cercato tanto te quanto Emery.
«Emery è bravissimo, all'Aston Villa ha un progetto molto interessante».
E poi al suo fianco c'è Monchi, che a Roma è stato. Potrei aggiungere purtroppo.
«Quando ero al Chelsea mi cercò per la Roma. Stavo attraversando un momento difficile. Conte, appena arrivato, impiegava Matic e Kanté in mezzo al campo nel 3-4-3. Sono situazioni che si verificano, ma non la stavo vivendo bene. Ho dovuto spingere tantissimo per farmi apprezzare da lui e trovare spazio. Bene, in quel periodo parlai con Monchi per la Roma e Gazidis per il Milan. Mi volevano entrambi».