La penna degli Altri 15/06/2025 07:59
Stadio avanti piano: l'attesa della Roma per il nuovo Colosseo, tra bosco e scavi

I Friedkin lo hanno ribadito anche di recente, nel messaggio di fine anno che ha scaldato il cuore dei tifosi: "L’impegno della nostra famiglia verso il futuro della Roma non è mai stato così forte. Un impegno che comprende anche un nuovo stadio: una casa degna dei nostri tifosi, un’eredità per le prossime generazioni e un dono alla Città Eterna. Un nuovo Colosseo che promettiamo di realizzare". Un sogno che il club giallorosso coltiva con convinzione, con l’obiettivo – mai nascosto – di poter disputare la prima partita nel nuovo impianto di Pietralata nella stagione 2027-28, quella del centenario della Roma. Ma a che punto siamo davvero?
Da circa un mese sono in corso le indagini archeologiche sul terreno individuato per lo stadio. I tempi per il completamento non saranno brevissimi: si parla di almeno un altro paio di mesi. Un passaggio chiave sarà la relazione definitiva attesa da Mauro Uniformi, presidente del Conaf, relativa alla presunta area boschiva che insiste su parte dei terreni.
Attualmente la Roma sta effettuando gli scavi soltanto nelle cosiddette “aree bianche”, ovvero quelle prive di vegetazione arborea, per non interferire con il contenuto della relazione. (...)
Secondo quanto già comunicato dal dottor Uniformi in un documento del 7 aprile, alcune zone di vegetazione arborea sarebbero effettivamente presenti. Resta da quantificare l’estensione e valutare le necessarie opere di compensazione, ovvero la piantumazione di un numero equivalente di alberi in un’altra area. Un’operazione dal costo contenuto (circa 100mila euro) rispetto all’investimento complessivo dei Friedkin, che ha ormai superato il miliardo di euro.
Anche l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia è tornato sul tema nei giorni scorsi, dichiarando: "Con lo stadio ci sarà molto più verde rispetto a oggi, anche considerando le aree boschive. Ma per il progetto definitivo dobbiamo attendere la fine delle indagini archeologiche".
Tutto ruota attorno alla tempistica. Se la Roma dovesse completare le indagini archeologiche entro fine luglio, potrebbe essere in grado di presentare il progetto definitivo (stavolta completo) già a settembre, o al più tardi a ottobre. Nel frattempo, proseguono le riunioni tecniche, in particolare su uno degli aspetti più delicati: i parcheggi. Dopo l’aumento della capienza dell’impianto – che ora punta ai 60mila posti fissi – il club dovrà garantire anche un incremento proporzionale dei parcheggi disponibili, rispetto a quanto previsto al momento della dichiarazione di pubblica utilità. (...)
Una volta presentato il progetto, il percorso prevede il voto dell’Aula consiliare e l’indizione della conferenza dei servizi. È lì che si giocherà la vera partita decisiva. Poi sarà il momento dei bandi internazionali e, finalmente, della posa della prima pietra. Con l’obiettivo ancora saldo nella mente di tutti: aprire le porte del nuovo stadio romanista nel 2027-28.
(gasport)