La penna degli Altri 11/06/2025 09:06
Ti volevano come non ci avranno mai

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Quando Adani sulla Rai commentava il futuro dell’Italia del ct Ranieri, quando Marchegiani a Sky trovava assurdo pensare a un no da parte della Roma alla volontà “nazionale” di averlo, quando la Gazzetta era al terzo giorno di sì, commettevano un errore ben più grande del granchio giornalistico preso: ignoravano cos’è la Roma. La davano per scontata, bypassavano qualsiasi volontà popolare. (...) Perché io pure posso anche accettare la versione più realistica e meno romantica, che Ranieri abbia detto no, non solo per amore della Roma e della sua gente, ma che abbiano inciso anche altri fattori, come l’opportunità di fare veramente bene, situazioni legate alla famiglia, oltre a una parola data (e un contratto) ai Friedkin e ai romanisti che avrebbero preso, in gran maggioranza, questo atto come tradimento. Ma fosse vero pure questo, fosse pure che il No di Ranieri non sia stato puro Romanismo a 1000 carati, che cosa cambierebbe? E non dico perché conta il risultato e quella sillaba che lo ha immortalato: NO. (...) Hanno vinto i romanisti. Ha vinto ciò che rappresentiamo. Ha vinto la forza che trasmettiamo. Roma non è una previsione scontata, Roma è una rivoluzione imprevista. Roma non è scrivania, resta strada. Roma non sarà mai domata dentro tg e calcoli da Figc, resta una sfida. (...) Facendo quello che hai fatto Claudio, in qualsiasi percentuale di cuore e slancio tu l’abbia fatto, hai ottenuto qualcosa che è più grande di un Mondiale (...)